
·Tristezza non andare via·
#Insideout (Un film di Pete Docter. Con Mindy Kaling, Bill Hader, Amy Poehler, Phyllis Smith, Lewis Black. Animazione)
Allora, di questo cartone Pixar hanno parlato tutti talmente bene che ogni commento positivo è pleonastico. Infatti è imperdibile, fa piangere, e’ per grandi più che per bambini. Da fare, secondo me, la tara dal perbenismo/conformismo made in USA che esalta “l’isola della famiglia”, anche nel finale, come passepartout di ogni problema della vita. Detto questo, le vere alleate, i personaggi decisivi della geniale storia ambientata nella mente umana sono Gioia (leggiadra e dolcissima, quanto determinata) e Tristezza-Malinconia (goffa, tutta blu, sempre lamentosa, ma determinante), le due emozioni che veramente ci sorreggono, senza le quali ogni decisione è priva di senso profondo. Insomma, nel pallottoliere dei nostri ricordi e nei momenti decisivi, al bivio, quello che conta è la forza che ci dà una irragionevole positività oppure una profonda consapevolezza (anche malinconica) di ciò che viviamo o abbiamo vissuto o che vorremmo vivere. Anche il pianto ha un valore, serve per concentrarsi su qualcosa che ci sta facendo veramente male (lo dice Tristezza, e ha ragione). Ah, una delle cose più commoventi: vedere scomparire lentamente Bing Bong, l’amico immaginario dell’infanzia, quando si finisce di essere bambini. Troppo bello però, andate a vederlo anche senza minorenni.
P.s. Vale la pena solo per Lava, il corto che lo precede. Credo esaltante per un vulcanologo, ma in generale per gli inguaribili romantici.
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