
·Marsilio riscrive le regole del calcio·
Il mio pezzo sul Fatto Quotidiano di giovedì scorso
Cambiano le regole del gioco: a riscriverle, causa pandemia, è il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio scatenando la protesta del presidente della Federcalcio Gabriele Gravina e di Massimo Oddo, pescarese campione del mondo del 2006: “E’ come dire che non si potrà più giocare”.

Eccola, l’ordinanza: in Abruzzo nelle partitelle di calcio o di basket tra amici niente sarà più come prima. Il portiere potrà toccare il pallone solo con i guanti, che dovranno essere igienizzati prima e dopo la partita, vietati i contrasti per il recupero del pallone che sarà possibile solo tramite l’intercetto e non col “contrasto”. Ma c’è di più: saranno vietate le scivolate e la marcatura a uomo.

E anche per il basket guai a toccare la palla senza guanti. Insomma, per lo sport amatoriale le norme sono state completamente riscritte. Persino il recupero fisico non sarà consentito “da seduti o sdraiati nell’area di gioco”.
Il punto più eclatante è però il divieto di starnuto, che vale sia per il calcio, il basket, la pallavolo e il beach volley:
“E’ vietato sputare o starnutire a terra – scrive Marsilio nella sua ordinanza – bensì sarà possibile farlo in un fazzoletto”,
senza considerare l’imprevedibilità dello starnuto e la difficoltà di estrarre un fazzoletto dalla tasca in piena partita.

“Non riscriviamo le regole del calcio, solo l’Ifa può farlo per conto della Fifa”, commenta Gravina, che fa appello a una ripresa con regole uniformi su tutto il territorio nazionale.

Per ora, gli atleti abruzzesi si dovranno attenere alle prescrizioni di Marsilio: al campo si dovranno presentare già vestiti perché le docce sono vietate. E nel dopo partita, niente chiacchiere e commenti: “Non sono consentite le soste prolungate in luoghi comuni”, cioè corridoi e luoghi di passaggio. Tanto vale, forse, darsi al calcio balilla.