
·Mancini defenestrato ingiustamente·
La Regione Abruzzo guidata da Marco Marsilio non doveva dichiarare decaduto il manager della Asl di Pescara Armando Mancini, perché tutti gli obiettivi di salute erano stati raggiunti. Ora la Regione dovrà risarcire il danno e le spese di giudizio. Il tribunale di Pescara nell’udienza del 24 settembre scorso ha accolto il ricorso di Mancini contro il provvedimento di decadenza da direttore generale, dichiarandolo illegittimo.

Il Tribunale non solo ha stabilito che gli obiettivi di salute prefissati dalla Regione erano stati raggiunti nella misura richiesta e che quindi non esistevano i presupposti per dichiarare decaduto Mancini, ma ha anche escluso che il pensionamento (raggiunto durante il mandato da direttore generale) ne comportasse la decadenza: la norma di legge vieta di conferire incarichi a chi è già pensionato, ma non ne dispone assolutamente la decadenza se ciò avviene nel corso del mandato.
Anche questo motivo, riportato dai legali della Regione, è stato ritenuto privo di qualsiasi fondamento.
Di qui il provvedimento di condanna della Regione Abruzzo.

“In conclusione – commenta soddisfatto Armando Mancini – avrei dovuto, a tutt’oggi, essere ancora in carica quale Direttore Generale della ASL di Pescara. Non è andata così. Dal 3 ottobre del 2019 sono stato destituito dall’incarico, con delibera di Giunta Regionale, con la motivazione di non aver raggiunto gli obiettivi. Motivazione rivelatasi insussistente ed inesistente. Ma, a parte ogni considerazione di carattere personale e professionale, a parte il possibile danno erariale determinato, c’è il fatto che la Asl è rimasta per quasi un anno priva di Direttore Generale, affidata alla buona volontà di Direttore Sanitario ed Amministrativo, ai quali va atto di essersi fatti carico di compiti e mansioni aggiuntivi, visto il difficile periodo che abbiamo vissuto. Periodo in cui tutto il personale, sanitario amministrativo e degli uffici tecnici si è prodigato in ogni sforzo. Permettetemi, da ex Direttore Generale, di rivolgere loro finalmente un saluto (che non diedi un anno fa) ed un ringraziamento”.