
·Il tarlo di Dalfy·
Il senatore Luciano D’Alfonso interviene alla commissione Finanze e Tesoro sul caso Sogei, la società generale di informatica spa controllata al 100% dal Ministero delle Finanze. Questo video (che vedete qui sotto) è interessante: perchè rivela l’impegno che l’ex governatore instilla in ogni sua attività, conferma l’uso di un linguaggio barocco e spesso incomprensibile (da notare anche le facce dei colleghi, che a volte si girano stupiti verso di lui) ma soprattutto, verso la fine, fa affiorare un particolare su cui molti psicanalisti si butterebbero a pesce.
Colpisce anche l’uso disinvolto del dialetto: per illustrare le grandi capacità del suo amico imprenditore Walter Tosto, Dalfy ha citato la “rattacacia” che significa grattugia, e che sarebbe il segreto del successo dell’ex fabbro della Valpescara ora diventato capitano d’industria.

Ma gli psicanalisti sarebbero senz’altro attratti da un altro elemento: per descrivere la scarsa facilità di comprensione di alcuni meccanismi in merito alla proposta di cui si sta discutendo, Dalfy fa il classico esempio del “cittadino qualunque” al quale il compito dovrebbe essere facilitato e non complicato: e mica cita Pincopallo, no, cita Gennaro Varone, che non è proprio un cittadino qualunque ma un magistrato in forza alla procura di Roma. “Cittadino di Taranto”, lo definisce che lui usa come se si trattasse della casalinga di Voghera. Varone è anche il pm che lo fece arrestare nel 2008 per concussione, quando era sindaco di Pescara (accusa dalla quale poi fu prosciolto). Insomma, un tarlo che evidentemente non lo abbandona mai. Ecco qui sotto il video.